HomeCategoryUganda

https://www.abacusvacations.com/italia/wp-content/uploads/2019/04/Mount-Moroto-abacus-640x480.jpg

IL MONTE MOROTO

All’interno dell’arido nord-est del paese, il M. Moroto è il posto più accessibile da visitare. Giace nell’angolo all’estremo est dell’Uganda, nella provincia della Karamoja. Facendo parte di una catena di vulcani lungo il confine col Kenia che comincia col M.Elgon a sud e include i monti Kadama e Morungole, Moroto è una Riserva Naturale di foresta che protegge una gamma di habitats che vanno dall’arida e spinosa savana alla secca foresta montana. Sebbene sia necessaria una lunga escursione per raggiungere le aree più elevate, zone stupende di savana arida e pendii rocciosi sono facilmente raggiungibili dalla città ai piedi della montagna.

Note sul parco
Provincia: Moroto
Periodi favorevoli: tutto l’anno
Tempo richiesto: 1 o 2 giorni
Altitudine: 920m./3084m.
Stato: Riserva forestale e suolo pubblico
Uccelli: 225 specie
Ampiezza: 483 km escluse le aree circostanti
Habitat: savana alberata arida, foresta secca di montagna

Specie di uccelli
Stone Partridge, Black-headed Plover,  White-bellied Go-away bird, Jackson’s Hornbill, Hemp Rich’s Hornbill, il bel Silver bird, Grey-headed e pygmy Batises, Bristle-crowned e Superb Starlings, Eastern Violetbacked Sunbird, White-headed Buffalo Weaver, Purple Grenadier e Straw-tailed Whydah, African Grey-flycatcher.

Luoghi per il bird watching
I laghi Bisina e Opeta, da un’estensione orientale del lago Kyoga, inclusi come siti unici per specie endemiche quali Fox’s weaver. Benché non vi siano attrezzature per turisti, il lago si può raggiungere per strada dal M. Elgon fino a Moroto, o visitarlo in giornata partendo da Mbale o Soroti.
Tra i 2, il lago Bisina è il più accessibile e facilmente raggiungibile tramite una bella strada sterrata che si dirama a nord della principale Mbale-Soroti in Kapiri, 20 km a sud-est di Soroti. Proseguite lungo questa strada fino alle sponde del lago e accordatevi con uno dei pescatori locali che vi condurrà attraverso la parte nord-occidentale dove una colonia di Fox’s Weaver ha nidificato nella vegetazione sulle rive del lago. Nei mesi di marzo e aprile vi si incontra il numero più elevato di esemplari, presenti comunque lungo tutto l’arco dell’anno. Molte aree di gigli acquatici ospitano African Pygmy Goose e Lesser Jacana e la rara cicogna dal becco a scarpa è abbastanza frequentemente vista ai margini delle vaste zone di papiro.
La densa e spinosa savana all’incrocio con la statale per Mbale, a 11 km dalla città, è casa di White-bellied Go-away bird, Jackson’s hornbill, Fawn-colored lark, african grey Flycatcher, il bel silver bird, Yellow-bellied eremomela, Mouse-colored Penduline Tit, Pygmy Batis, Brubru e Eastern Vilet-backed Sunbird. Spostatevi poi di 5 km a sud dall’incrocio, per vedere Dark Chanting Goshawk, Yellow-necked Spur fowl, Crested Bustard e l’elegante Black-headed Plover ai lati della strada. Si possono poi avvistare sulla pista d’atterraggio vicino alla città Plovers e Temminck’s courser. Coppie di Barbet D’Arnaud son spesso viste mentre ingaggiano i loro bizzarri duelli agitando le code. Ascoltate il particolare suono dei Pebbles che son colpiti insieme e che potrebbero rivelare la presenza delGrey Wren Warbler….

Ulteriore fauna
L’area intorno a Moroto non è ricchissima di animali ma vi si possono incontrare Potos, scimmie o lo spettacolare golden cat.

Accesso
Moroto si può raggiungere o da Mbale via Soroti (90 km di asfalto, o 170 km di sterrato, 6 ore di guida), o attraverso la strada dell’est (230 km di sterrato, circa 7 ore di guida). Ci son ottime possibilità di avvistare uccelli lungo la strada. Per raggiungere il Seminario da Moroto, girate a destra alla prima rotonda in città e continuate attorno alla base della montagna per 7 km e mezzo.

Attrazioni fuori dal parco
La strada che da Moroto porta a Soroti attraversa la Riserva Naturale di Bokora, a 50 km dalla città; la secca e spinosa vegetazione ai lati della strada ospita Yellow-necked Spurfowl, Mouse-colorado Penduline Tit, Northern white crowned Shrike, Beautiful sunbird, e grey capped social weaver. I pink-breasted lark preferiscono la savana arida di acacie presente in quest’area. L’Hartlaub’s Bustard è stato descritto come comune nella Piana di Bokora e il red-fronted Warbler, specie che conta pochi esemplari in Uganda, è noto fra i cespugli aridi ai bordi della strada tra Kangole e il villaggio di Iriri (a 30-65 km da Moroto).
La strada dell’est da Mbale a Moroto è eccellente per avvistare uccelli benchè il tragitto sia più lungo di quello che passa per Soroti. Il tratto tra Nakapiripit e Moroto è particolarmente buono per Pygmy Falcon, Jackson’s Hornbill, e White-headed Buffalo Weaver comuni ai lati della strada benchè una discreta selezione di “specials” di paesi secchi si possano incontrare semplicemente a 25 km nord della svolta per Kapchorwa.

Alloggi e pasti
L’Hotel Moroto all’ingresso della città ha camere doppie a 30 dollari a persona; ci son poi 2 hotels puliti ed economici lungo la strada principale. I ristoranti servono cibo locale e provigioni base son disponibili presso i numerosi negozi.

https://www.abacusvacations.com/italia/wp-content/uploads/2019/04/Mount-Elgon-abacus-640x480.jpg

IL PARCO NAZIONALE DEL MONTE ELGON (P.N.M.E.)

Il monte Elgon è un vulcano estinto che eruttò più di 24 milioni di anni fa. E’il vulcano estinto con la superficie più estesa al mondo (da 50 km a 80 km di diametro) e la quarta montagna per altitudine nell’Africa dell’est con il secondo picco più alto in Uganda (picco Wagagai, 4321m.). Contiene la più grande caldera intatta, un cratere collassato che copre più di 40 km sulle cime della montagna, circondato da una serie di aspri picchi. I Bagisu e i Sabiny sono i 2 gruppi etnici che vivono attorno alla montagna. Sono agricoltori e praticano cerimonie di circoncisione ogni anno per segnare il passaggio dei giovani ragazzi/e per le sfide dell’età adulta. Entrambe queste comunità hanno stretto dei patti col parco per regolamentare la raccolta dei prodotti tradizionali della foresta.

Flora e fauna
Nel risalire gli incantevoli pendii del monte Elgon incontrerete 4 tipi distinti di foresta: la lussureggiante foresta montana, dove si trova il picco Elgon, cinta di bambù, l’affascinante landa e la spettacolare brughiera di iraci che contiene alcune delle specie endemiche più rare di piante, quali le lobelie giganti punteggiate di gruppi di peculiare vegetazione unica in Africa. Incontrerete inoltre i densi arbusti e i brillanti e selvaggi fiori perenni che impreziosiranno la vostra visita al monte Elgon. Gli ornitologi godranno della vista di circa 300 specie di uccelli tra cui il lammergeiers (in via d’estinzione), il raro francolin di Jackson, il guinea fowla, il sunbird e il turaco, fra gli altri.
Un buon numero di primati abita la montagna; altri animali includono bushbacks, antilopi, civette, gatti selvatici e l’elusivo leopardo che ama vagabondare. Bush duiker, iene, sciacalli,iraci, bufali e elefanti si spostano tra la foresta e la brughiera. Molti fra essi visitano le caverne dei pipistrelli del monte Elgon visto i loro considerevoli depositi minerari.

Attività turistiche
Il P.N.M.E. offre un ambiente stimolante per le lunghe escursioni, un’interessante ed unica flora e fauna, magnifiche cascate, caverne enormi, picchi panoramici, gole e sorgenti calde che ribolliscono in superficie a 480˚C. Il periodo migliore per le visite è la stagione secca che va da giugno ad agosto e da dicembre a marzo. Non sono necessarie doti alpinistiche ed attrezzature tecniche poichè tutti i picchi maggiori son accessibili.

Trekking: sentieri principali e strade
Ci son 3 sentieri principali o punti di partenza che conducono alla cima della montagna. Potete scegliere di cominciare da Budadiri (sentiero Sasa), dal centro di esplorazione forestale-Kapkwai (sentiero Sipi), o da Kapkwata (sentiero Piswa). Al sentiero Sasa si accede da Mbale ed è il percorso più diretto alla cima attraverso tratti ripidi e scoscesi per un totale di risalita di 1600m. nel primo giorno. Questo sentiero passa inoltre attraverso l’area più vasta di foresta di bambù. Il sentiero Sipi dà la possibilità di vedere la spettacolare caverna Tutum all’interno dell’immensa foresta, mentre il sentiero Piswa comincia da un’altitudine maggiore rispetto ai precedenti e consente una risalita alle cime più graduale ma più lunga. Una volta in cima potrete decidere di tornare seguendo lo stesso sentiero da cui siete venuti o ridiscendere da un altro versante. Lungo ogni sentiero si incontrano campeggi con sorgenti d’acqua nei pressi, così come tende e gabinetti. Un rifugio è inoltre in costruzione nella caverna Mude lungo il sentiero Sasa.
Il P.N.M.E. Uganda, in accordo col M.E.Park-Kenia, si impegna in un progetto turistico di attraversamento del confine. La durata totale del trekking lungo il circuito fino ai picchi è di 5 giorni. Tutti i visitatori sono invitati a discutere le varie opzioni con i funzionari del parco negli uffici di Mbale, Budadiri, Kapwakai o Kapkwata.

Campeggi
Lungo il circuito son dislocati strategicamente ben 9 campeggi base. Siete pregati di rispettare le regole del parco e campeggiare solo in queste aree designate. Portatevi l’attrezzatura da campeggio.

Guide e portatori
Una guida esperta è richiesta per tutta l’escursione per indicarvi la via ma ancor più per arricchire il viaggio con spiegazioni sulla natura circostante e per garantire la vostra sicurezza. Portatori locali inoltre possono facilitare la risalita portando fino a 18 kg di zaini, oltre a procurare l’acqua, cucinare e preparare le tende. Guide e portatori sono disponibili all’inizio di ogni sentiero.

Alloggi/ Pasti
Ci sono alloggi/cottages nella foresta in Kapkwai. Disponibili inoltre 4 bandas in legno all’ombra, con acqua calda e fredda, dotati di luce. I pasti vengono serviti su ordinazione. Una cantina denominata “Bamboo grove” dispone di tutte le birre locali e le bibite analcoliche. Altri alloggi son presenti nelle guest houses di Suam e Kapkwata e nel dormitorio del Centro per l’Esplorazione Forestale in Kapkwai. Quest’ultimo inoltre si occupa di gite di 4 giorni per scolaresche dando ai partecipanti la possibilità di sperimentare l’ecosistema vivente della foresta e contemporaneamente di apprendere l’importanza della conservazione. Buoni hotels al di fuori del parco si trovano nella città di Mbale, tra cui Mount Elgon Hotel, Mbale Resort Hotel, Sunrise Inn e Country Home.

Escursioni in giornata
2 diverse escursioni di un giorno vi danno l’opportunità di visitare la foresta del m. Elgon. Il popolare sentiero del Centro per l’Esplorazione Forestale che porta alla fresca nebbiolina delle cascate Chebonet, alla caverna Kapkwai, agli alberi parlanti e a uno spettacolare punto di osservazione li vicino.
Un lungo braccio del M. Elgon genera il sentiero Wanale. Ha rupi verticali e parecchie cascate che lo rendono attraente. Cercate poi i legni pietrificati nella caverna di Khauka mentre godete di splendidi panorami sulla pianura dell’Uganda dell’est.
Quest’area di escursioni di 2 giorni ha brevi sentieri che vanno dai 5 agli 11 km e offrono l’opportunità eccellente di vedere le piante uniche e la natura del M. Elgon in un breve periodo di tempo. Si raccomandano scarpe da trekking e giacche impermeabili oltre a batterie per le torcie in caso vogliate visitare le caverne. Le prenotazioni si possono effettuare al centro informazioni per turisti nel quartier generale in Mbale.

https://www.abacusvacations.com/italia/wp-content/uploads/2019/04/Semliki-abacus-640x480.jpg


IL PARCO NAZIONALE SEMULIKI (P.N.S.)

Il P.N.S. si trova nell’estremo ovest dell’Uganda, nel distretto di Bundibugyo. Giace lungo il confine tra l’Uganda e la Rep. Dem. Del Congo, all’interno del ramo occidentale della Rift Valley Albertina. A sud-est si trova la catena montuosa del Rwenzori, ad ovest la Rep. Dem. Del Congo, a nord le piane Semuliki e più in sù il lago Alberto. Questo parco è un’estensione orientale dell’immensa foresta congolese dell’Ituri, essendo il risultato degli sconvolgimenti climatici preistorici e per ciò stesso una delle aree più ricche di flora e fauna in Africa (specialmente uccelli).
Il P.N.S. (220 km²) fu recintato nell’ottobre del 1993. Esso si staglia su una piana con “gentili” colline onduleggianti che vanno dai 670 ai 760 metri sul livello del mare. Dal momento che tutti i ruscelli e i fiumi provenienti dalle aree circostanti defluiscono nel parco, e complice il drenaggio insufficiente e la topografia, molte zone del parco sono allagate durante la stagione delle pioggie. La media annuale di precipitazioni è di 1250mm., con picchi nei mesi di marzo-maggio e settembre-dicembre. Le temperature variano fra i 18˚C e i 30˚C con piccole variazioni quotidiane.

Diversità di specie
Il P.N.S. è l’unico esempio di foresta tropicale pianeggiante nell’Africa dell’est, classificata come umida e semi-decidua. Son state registrate 336 specie di alberi di cui 24 presenti solo qui, nella parte orientale o in comune solo con una o due foreste circostanti; fra queste Isolana congolana, Nesogordonia Kabingaensis e Ejacis guineesis. Alcune delle specie di alberi nel Semuliki come cordia millenii e lovoa surymertonii son considerate in via di estinzione. Un rilevamento fatto dal dipartimento forestale nel 1999 ha determinato la presenza di un’eccezionale diversità di piccoli mammiferi, uccelli e farfalle. La fauna registrata include 435 specie di uccelli (circa il 34% del totale presente in Uganda), alcuni dei quali non riscontrabili in alcun altro posto nell’Africa dell’est, fra cui alcuni dei più spettacolari e ricercati esemplari quali l’horn bill e il lyre tailed honey guide.
Ci sono poi 63 specie di mammiferi, 9 delle quali son primati di foresta diurni (scimpanzé, blue monkey, vervet monkey e babbuini), mentre tra i primati notturni i pottos e i galagos. Tra le altre specie di mammiferi: bufali di foresta, blue duiker, beecroft’s flying squirrel, pigmy squirrel (2 specie di scoiattoli volanti), pipistrelli little collared fruit, water chevrotaain e target rat.
Son state identificate almeno 374 specie di farfalle e tarme, tra cui 46 specie di swallowstails di foresta e charaxes, più almeno 81 specie di grandi farfalle notturne, di cui 12 molto rare. La vasta gamma di specie viene attribuita non soltanto alla presenza della foresta ma anche alla varietà di habitats, le paludi di foresta, le aree erbose, l’esteso sistema di sorgenti di acqua calda, le paludi calde e la savana alberata.

Popolazione locale
Ci sono 4 gruppi etnici che vivono intorno al parco. I bamba e i Bakonjo stanziati nelle valli e sulle pendici delle montagne, entrambe agricoltori che ricavano i loro profitti dalla coltivazione di caffé, cacao, banane, riso e patate. I Batuku poi occupano la zona della Rift Valley, nella parte settentrionale del parco. Sono allevatori e dipendono interamente dai prodotti degli allevamenti che commerciano con i loro vicini (sia ugandesi che congolesi). I Batwa (pigmei) sono cacciatori e raccoglitori e sono un gruppo etnico Ituri che storicamente dipende dai frutti della foresta Semliki. Il loro stile di vita sta cambiando a causa dell’interazione con altre comunità locali e dell’impatto del turismo. Nel 1993 l’ADRA (Adventist Development Relief Agency) convinse i Batwa a stanziarsi vicino a Ntandi nel tentativo di integrarli nella cultura locale agricola, ma il progetto fallì. I Batwa ora passano parte del loro tempo nelle loro nuove case e il resto nella loro casa tradizionale: la foresta. Tutto sommato vivono cacciando, raccogliendo frutti e grazie all’assistenza delle comunità locali e al contributo proveniente dai turisti che vengono ad interagire con loro.

Attività turistiche
La vita nella giungla del Semliki è mozzafiato, specialmente per gli ornitologi e gli amanti dei primati, farfalle e piante. L’escursione nella giungla porta lungo i meandri del fiume Semuliki, unico nel suo genere nell’Africa dell’est. Potrete incontrare bufali di foresta, elefanti, sitatunga, leopardi, coccodrilli, svariati primati e una vasta gamma di uccelli di foresta e d’acqua. Per chi volesse c’è poi la possibilità di pescare lungo il fiume (portatevi l’attrezzatura!).
Un’escursione in questo parco offre fra le viste più spettacolari e mozzafiato. Venite a sperimentare l’elettrizzante e contorta strada per Bundibugyo, sulle scarpate del Rwenzori, che dall’alto della montagna offre panorami magnifici sul fiume Semuliki, sulle sorgenti calde fumanti, e sulla foresta pluviale tropicale fino alla foresta congolese dell’Ituri.
Due sorgenti di acqua calda si trovano sul sentiero lungo zone paludose, dove i visitatori possono vedere un getto di 2m. di acqua calda (150˚C) e una piscina (12m. di diametro) di acque bollenti (66˚C). Volendo si potrebbe far bollire un uovo nel contenitore naturale e mangiarlo dopo 10 minuti! I visitatori potranno anche concordare un’uscita nelle vicine aree protette del P.N. del Rwenzori, del P.N. di Kibale e della Riserva Naturale Toro-Semliki.

Accesso
Tramite strada: vi son 2 strade principali; da Kampala per Fortportal, via Mubende, circa 300 km e 4/5 ore di guida, o da Kampala via Masaka, Mbarara e Kasese, circa 510 km e 7/8 ore di guida.  La seconda dà la possibilità di visitare il P.N. del lago Mburo,la Riserva Naturale di Kyambura, il P.N. Queen Elizabeth e quello del Rwenzori. Dopo Fortportal rimangono 2 ore di strada sterrata per raggiungere l’entrata Sempaya (52 km) e un 4×4 è raccomandato. Questa strada contorta vi porta sulle pendici più basse delle montagne del Rwenzori da dove, in molti punti, si può vedere la Rift Valley dove si stagliano la piana del Semuliki e la Riserva Naturale Toro-Semliki. Il quartier generale del parco in Ntandi dista 5 km dall’entrata di Sempaya lungo la stessa strada. Per chi intendesse usare i mezzi di trasporto pubblici, taxi (da 14 persone) o autobus da Kampala a Fortportal nel cui taxi-park troverete un altro bus o un pick-up fino all’ entrata di Sempaya. Per il ritorno usate gli stessi mezzi ma evitate di  partire troppo tardi (non dopo le 4 p.m.), potreste non incontrare un solo mezzo! In alternativa, una volta in Fortportal, contattate il Kabarole Tours al plot n.1 di Molidina street, che organizzerà per voi l’escursione al P.N.S.

Alloggi
Il parco ha un numero limitato di alloggi benché ci siano molte possibilità nelle vicine Fortportal e Bundibugyo. C’è inoltre un campeggio a Bumuga, a 3 km dall’entrata di Sempaya. I pasti sono su prenotazione ma c’è la possibilità di cucinare per sé; utensili vari sono a noleggio.

https://www.abacusvacations.com/italia/wp-content/uploads/2019/04/lago-mburo-abacus-640x480.jpg

IL PARCO NAZIONALE DEL LAGO MBURO

INTRODUZIONE
Il P.N.L.M. è situato nel distretto di Mbarara, a circa 3 ore e mezza di auto da Kampala. Vi si accede per mezzo della statale Masaka- Mbarara, girando a sinistra all’entrata Nshara (13 km dopo Lyantonde), che vi conduce all’entrata Sanga. Entrambe le diramazioni son ben segnalate dai cartelli: son circa 13 km dal centro di Sanga all’omonima entrata e 8 km dalla strada principale all’entrata Nshara. E’ una destinazione ideale per i safari in Uganda, per brevi tours ed escursioni. Da entrambe le entrate al quartier generale Rwonyo del parco ci vogliono circa 20 minuti.
Il P.N.L.M. è un posto davvero speciale; ogni sua parte è viva, varia, interessante e ricca di colori. Esso contiene un’area estesa di zone paludose. Il parco dà rifugio a molte specie di mammiferi tra cui zebre, impala, elands, topi e bufali. Tra gli uccelli, la rara cicogna dal becco a scarpa; il paesaggio e le valli sembrano scolpiti, con paludi permanenti e stagionali ricche di fauna. Il parco è di soli 370 km², il più piccolo dei parchi con savana in Uganda. Fra i suoi habitats: colline aride, zone rocciose, boschi fitti, savana alberata, foreste, laghi e paludi casa di sorprendenti e diversi animali e piante.

FLORA E FAUNA
Il P.N.L.M. è noto per la sua ricchezza in biodiversità. Ospita circa 68 specie di mammiferi, i più comuni fra i quali sono le zebre, gli impala, i bufali, i topi e gli elands tra gli erbivori, leopardi, iene e sciacalli tra i predatori. Nel parco si trovano inoltre più di 315 specie di uccelli, inclusa la rara cicogna dal becco a scarpa, il papyrus yellow warbler, l’African fin foot, la cicogna saddle bill, il brown chested wattled plover, il curruther’s cisticola, il tabora cisticola, il great snipe, l’abyssinian ground hornbill e il white winged warbler. Tra la flora, differenti specie di acacia, di olea e di boscia dominano la vegetazione boschiva del lago Mburo.

Il centro di educazione alla conservazione
Il parco ha un centro di educazione alla conservazione che si trova a un solo chilometro dall’entrata Sanga. Esso può ospitare un massimo di 40 persone ed è adatto per gruppi scolastici o di lavoratori, visitatori o per seminari.

Alloggi
Il parco è dotato di attrezzature per il pernottamento che includono 6 tende al quartier generale Rwonyo e 3 campeggi pubblici, tutti strategicamente situati in punti panoramici e con un  facile accesso all’acqua. Il ristorante Lake Mburo, situato sulle sponde del lago, offre pasti su prenotazione. Il campo tendato Mantana, che sta a 3 km e mezzo dal quartier generale del parco, è l’ideale per incontrare i gusti dei turisti.

Attività di pesca
Il lago Mburo ha circa 6 specie di pesci, fra cui il più comune è il tilapia. I visitatori che intendano pescare sul lago, dovranno portare la loro attrezzatura e mantenersi all’interno dei punti designati in Mazinga. Un ristorante è disponibile al campeggio per garantire il massimo relax ai visitatori durante il loro soggiorno al lago.

Centro di interpretazione
E’ situato sulla collina di Rwonyo. Qui è disponibile una vasta letteratura sul parco, la sua biodiversità, le sue risorse e bellezze. E’inoltre un buon punto di partenza per camminate naturalistiche.

Game drives
Il parco offre un buon numero di strade sterrate usate dai turisti per i game drives. Il sentiero degli impala consente ai visitatori di avvistare numerose specie di animali tra cui appunto gli impala, cobi defassa, facoceri, topi e zebre. Il sentiero delle zebre conduce all’harem delle zebre, più altre specie come i bushbacks, gli oribi e i redbucks. Da qui si arriva all’incrocio col sentiero Roroko che passa attraverso un area paludosa di acacie e arbusti, olivi e piante di euforbia. Sempre qui, in Kopjes, si trovano le elusive saltarupi, il cui habitat sono le zone rocciose. Il sentiero Kazuma passa attraverso boschi erbosi dove spesso black-bellied buatards pattugliano la zona. Per coloro che volessero fare una vera esperienza del lago Mburo, il consiglio è di risalire la collina di Kazuma, il punto più alto da cui potranno ammirare tutto quello perso in precedenza. I 5 laghi del parco e le rotondeggianti colline diventano qui più visibili e attraenti (meglio vedere che leggere). Il sentiero Kigambira vi porta ad un deserto con alberi e macchia; da qui provate a scovare i bushbacks e i bush duikers. Infine il sentiero sulle rive del lago è pensato per facilitare la vista di piante e animali acquatici di cui il parco è ricco.

La foresta di Rubanga
Questa foresta offre una varietà di habitats favorevoli agli uccelli; è pertanto un posto ideale per i bird watchers. Son state registrate oltre 10 specie di uccelli, 5 delle quali sono specifici di foresta. Fra  i più comuni, l’harrier hawk, green pigeon, narina trogn, grey-backed cameroptera e double-toothed barbet. La foresta, benchè piccola, è una vera foresta d’altitudine a baldacchino. Fra gli alberi più comuni i markhamia platycalyx, spain erythriana e acacia.

Il sentiero nella natura
Esso offre ai visitatori la possibilità di avere un’ottima percezione della natura. Potrete camminare nel circuito al vostro passo, sempre in compagnia di una guida armata. Ulteriori informazioni sul sentiero son facilmente reperibili.

Giri in barca
La presenza del lago Mburo all’interno del parco è una fortuna! Esso è ricco di piante e specie diverse di animali che si possono vedere chiaramente soltanto con un giro in barca. Fra questi ippopotami e uccelli quali pellicani, aironi, cormorani, aquile pescatrici, black crake e anche la rara cicogna dal becco a scarpa, che impreziosiranno la vostra visita. La durata di ogni giro in barca è al momento di 2 ore, ma ci si può accordare con la direzione per giri più lunghi ad un costo maggiore.

Area del terreno salato:
Una passeggiata al vicino terreno salato è la ciliegina sulla torta. Una piattaforma di legno strategicamente collocata offre la possibilità di vedere almeno 4 specie diverse di animali in ogni momento mentre leccano la terra salata. La piattaforma è davvero in un punto d’osservazione ottimale senza peraltro distrarre gli animali dalle loro attività. N.B. Le camminate nel parco devono esser accompagnate da una guida armata.

https://www.abacusvacations.com/italia/wp-content/uploads/2019/04/Kidepo-abacus-640x480.jpg

IL PARCO NAZIONALE DI KIDEPO

Giacendo nell’aspra e semi-arida valle della provincia della Karamoja, nel lontano confine settentrionale col Sudan, questo è il parco nazionale più remoto in Uganda. In pochi intraprendono il “pellegrinaggio” al parco, ma la bellezza spettacolare di questa natura immacolata impressiona tutti coloro che lo fanno. Kidepo è l’ideale per safari in Uganda alla ricerca di natura selvaggia. Per gli appassionati di ornitologia, questo parco vanta una lista di oltre 475 specie di uccelli, numero secondo solo al parco nazionale Queen Elizabeth. Fra gli ospiti dell’arido posto, non incontrabili in nessun altro parco ugandese, alcuni fra i più rari nell’Africa dell’est come il Black-breasted Barbet e il Karamoja Apallis..

Note salienti sul parco:
Specie di uccelli registrate:475.
Periodi migliori: marzo-aprile per tutti gli uccelli locali e molti migratori, sebbene lungo tutto l’arco dell’anno ve ne siano.
Tempo richiesto: 4/7 giorni.
Provincia: Karamoja.
Altitudine: dai 914m. nella valle di Kidepo ai 2749m. sulla cima del monte Morungole.
Dimensioni: 1442 km².
Habitat: boscaglia semi-desertica, aperta boscaglia spinosa, savana alberata con  zone erbose, boschi che includono Borassus e Kigelia, boschi fitti, foreste di montagna, e graniti fuori coltivazione????
Stato: parco nazionale dal 1954.
Specie di uccelli:
Eastern Pale Chanting Goshawk, Yellow-necked Spurfowl, Kori, Ethiopian Swallow, Pied, Isabelline e Heuglin’s Wheaters, White-bellied e Hartlaub’s Bustards, Pygmy Falcon, Fox Kestrel, Stone Partridge, Clapperton’s e Heuglin’s Francolins, Violet-tipped Courser, Black-headed Plover, Four-banded Sand Grouse, Ostrich, African Swallow-tailed Kite, Bruce’s Green Pigeon, Rose-ringed Parakeet, White-faced Scoops Owl, Slate-coloured Boubou, Fan-tailed Raven, Long-tailed e Standard-winged Nightjars, Little Green Bee-eater, Abyssinian e Rufous-crowned Rollers, Abyssinian Ground, Eastern Yellow e Jackson’s Hornbills, Red-fronted e Black-breasted Barbets, Karamoja Apalis, White-bellied Tit, Brown-backed Woodpecker, Singing Bush Lark, Red-winged Lark, African Grey Flycatcher, Foxy e Red Pate Cisticolas, Mouse-coloured Penduline Tit, Northern White-crowned e yellow-billed Shrikes, Superb Starling, Red-billed Oxpecker, Eastern violet backed,Pygmy e Beautiful Sunbirds, Rufous e Chestnut Sparrow, Yellow-spotted Petronia, White-headed e White-billed Buffalo Weavers, White-browed e Chesnut-crowned Sparrow Weavers, Grey-capped Social e Speckle-fronted Weavers, Green-winged, Orange-winged e red-winged Pytilias, Black-bellied e Black-faced Waxbill, Steel-blue e Strawtailed Whydahs, Brown- rumped Bunting.

DIVERSITA’ DI FLORA E FAUNA NEL P.N. DI KIDEPO
In Kidepo son state registrate oltre 80 specie di animali, 28 delle quali presenti solo qui in Uganda. Fra essi carismatici animali africani quali la volpe bat-eared, il carcal, il ghepardo e il saltarupe. Sfortunatamente Kidepo ha subito la stessa sorte di altri parchi nazionali ugandesi durante l’era di Amin, e si sta ancora recuperando dagli anni di  bracconaggio che sterminarono le mandrie di animali. Iene striate, lesser kudu, Grant’s gazelle e Beisa Oryx non sono affatto stati avvistati in tempi recenti e si presume siano qui estinti. Altri grandi mammiferi hanno mostrato un considerevole recupero cosicché si possono oggi vedere consistenti mandrie di elefanti, zebre, bufali e kongoni. Ci sono molti predatori tanto che iene maculate, leoni e leopardi son visti di frequente. Gli oribi sono abbondanti nella valle di Narus, mentre la fitta vegetazione spinosa del nord è casa dei dik-dik. Il Galago del Senegal e lo sciacallo striato lungo i fianchi possono essere visti nei campeggi la notte e le manguste dalla coda bianca son comuni ma più di frequente avvistate durante i game drives notturni. Il parco ospita inoltre una ricca e differenziata presenza di rettili.

ATTIVITA’ DI BIRD WATCHING
Il campo base Apoka e il quartier generale del parco che dà sulla poco profonda valle meridionale di Narus, sono un punto meraviglioso per iniziare il birding in Kidepo. L’attraente silverbird e piccoli stormi di Yellow-billed Shrike frequentano gli alberi spinosi attorno al campo, così come numerose altre specie quali Vinaceous Dove, Hoopoe, Mosque Swallow, Nubian Woodpecker, Ruppell’s e Superb Starlings, Scarlet-chested Sunbird, Little Weaver e Red-cheeked Cordon-bleu. Un piccolo pozzo permanente ai margini del campo attira rondini e una varietà di mangiatori di semi quali Yellow-rumped Seedeater, e di notte è visitato da Four-banded Sandgrouse, elefanti, bufali e occasionalmente leoni. Clapperton’s Francolin, Black Coucal, African Moustached e Broad-tailed Warblers, Marsh Tchagra e Crimson-rumped Waxbill possono essere avvistati tra l’erba lungo il letto normalmente secco del ruscello adiacente al campo o lungo il sentiero verso il lodge Amok.

ACCESSO
Al P.N. di Kidepo si può accedere sia per strada che con l’aereo. La strada più comune da Kampala è quella che passa per Mbale, Soroti e Moroto, un viaggio di 840 km che richiede un minimo di 12 ore e un robusto 4×4.

ALLOGGI
L’Apoka Rest Uganda Safaris Camp, gestito privatamente, dà sulla valle di Narus e offre stanze confortevoli a 75 dollari a persona a notte con pensione completa.
Il National Park Bandas in Apoka costa 22 dollari a persona a notte con letti dotati di zanzariere, docce calde, acqua potabile e legna per il fuoco disponibile. Si raccomanda di portare tutto il cibo di cui avrete bisogno che comunque, in caso lo vogliate , potrà esservi cucinato. Le bibite son presenti nel negozio del campo.
Il Kakine Campsite sta a una breve distanza da Apoka e costa 5 dollari a persona a notte. Dispone di toilet, acqua potabile e vi verrà data della legna per il fuoco.

Si raccomanda inoltre la presenza di un ranger che vi scorti dovunque una volta nel parco di Kidepo; potrete incontrarlo all’arrivo in Apoka. Mr.Patrik è un eccellente ranger che conosce bene gli uccelli. Gli ufficiali del parco suggeriscono inoltre che tutti i mezzi che vanno verso il nord del parco siano scortati da guardie armate a causa della presenza periodica dei bracconieri e dei ladri di bestiame presenti nell’area.

https://www.abacusvacations.com/italia/wp-content/uploads/2019/04/Jinja-R.Nile-Bujagali-abacus-640x480.jpg

TOUR NELLA CITTA’ DI JINJA- UGANDA

Situata sulle rive settentrionali del lago Vittoria, sopra le cascate Ripon. E’ una fra le maggiori città in Uganda, a circa 80 km a est di Kampala, dando sul punto in cui il Nilo fluisce fuori dal lago Vittoria; ed è probabilmente il Nilo ad attirare molti turisti più che la città in sé.
Jinja era inizialmente la città più industrializzata in Uganda grazie ai colonizzatori europei e asiatici che fecero crescere l’economia; ma, con l’ascesa al potere di qualche leader turbolento come Idi Amin, l’economia della città collassò e gli investitori stranieri vennero scacciati. Ciononostante la città sta gradualmente risorgendo e tornando alla forma dei suoi anni gloriosi con un aumento della popolazione e la costruzione di molte villette periferiche e buone infrastrutture; la città oggi inoltre consente alcune tra le più comuni e attraenti attività turistiche.

GIRO TURISTICO IN JINJA

Le cascate Bujagali
Forse il punto turistico più frequentato, le casacte Bujagali si trovano a 9 km a nord della città e a circa 10 km dalle sorgenti del Nilo. Questo posto è inoltre uno dei maggiori punti di partenza per l’adrenalinico rafting sul fiume, attività inclusa in molti pacchetti attraenti proposti da Adrift, Equator rafting e Nile River Explorers: comunque, indipendentemente dalla compagnia che starete usando, i prezzi rimangono gli stessi.
Le escursioni di rafting possono esser prenotate per 2 giorni da tutte le agenzie ad un prezzo di 150 dollari a persona tutto incluso. Il primo giorno include una rapida extra alla fine dell’escursione; il secondo giorno è molto più eccitante, con 4 rapide da percorrere (Hair of the dog, Kula Shaker, Nile special, Weleba). Oltre al rafting, per coloro che hanno uno spirito avventuriero, c’è la possibilità di noleggiare canoe e anche di prender lezioni di Eskimo-roll e shooting rapids. Sono inoltre qui disponibili giri in barca nelle ore del tramonto per famiglie o gruppi numerosi e ogni tipo di attività a terra quali giri in bicicletta ecc.

La riserva della foresta di Mabira
Questa è la più grande foresta rimasta nel centro dell’Uganda coprendo un’area di 300km² lungo la strada tra Kampala e Jinja. Essendo vicina a queste 2 grandi città, dà un’ottimo contributo allo sviluppo turistico. La foresta è una combinazione di macchia di aperte praterie, valli con paludi ricche di papiri, e son state identificate più di 200 specie di alberi. Con incantevoli sentieri per passeggiare, si può avere una buona opportunità di vedere scimmie dalla coda rossa, colobi bianchi, mangabeys, e i blue duiker monkeys. Anche gli appassionati di uccelli non saranno tralasciati giacché la foresta ospita specie quali l’African Grey parrot, varie specie di cicogne, sunbird, weyn’s weaver, il raro blue swallow, e il miglior sito di avvistamento sullo stagno della foresta.

https://www.abacusvacations.com/italia/wp-content/uploads/2019/04/Rwenzori-Mountains-abacus-640x480.jpg


IL PARCO NAZIONALE DELLE MONTAGNE DEL RWENZORI

I safari in Uganda assieme con il Rwenzori forniscono un’esperienza stimolante e gratificante ma alla condizione che vengano ben pianificati. La chiave per un tour riuscito in Uganda è che sia ben preparato. Il circuito centrale di escursione dura 6 notti/ 7 giorni e raggiunge un’altitudine di 4267m. sul livello del mare. Le condizioni sulla montagna sono una sfida anche per scalatori esperti; questa montagna è infatti nota per i suoi sentieri non progettati, scoscesi e scivolosi, spesso toccati dalle pioggie, dalle temperature rigide, paludi, fanghi, terreni ripidi ed elevata altitudine. Ad ogni modo si può sempre tentare, è un’esperienza eccitante e i periodi tra luglio e agosto e tra dicembre e febbraio, in quanto relativamente secchi, son più adatti ad escursionisti senza troppa esperienza. In qualsiasi stagione si raccomandano giacche impermeabili, buoni sacchi a pelo, berretti e calze di lana, guanti, stivali, un bastone per camminare oltre a una piccola farmacia per soccorso di base. I portatori porteranno tutta la vostra attrezzatura più il cibo, lasciandovi solo un piccolo zaino con l’impermeabile, vestiti caldi, cinepresa, acqua e ogni altra cosa leggera. Dovrete comprare il vostro cibo mentre il Rwenzori Mountaineering Service (RMS) provvederà agli utensili per cucinare e a cucinare.

IL CIRCUITO CENTRALE

Giorno 1:
Pianificate l’arrivo al parco nazionale delle montagne del Rwenzori e all’ufficio dell’RMS in Nyakalengija al mattino così da avere tempo sufficiente per noleggiare l’attrezzatura e approfittare della presenza delle guide e dei portatori. L’escursione parte dal quartier generale del parco a 1646m., lasciandovi alle spalle le tipiche case di fango dei Bakonzo e risalendo gradualmente attraverso l’erba degli elefanti e i giardini recintati. Ci vorranno circa 40 minuti per raggiungere il confine del parco. Il sentiero poi segue il fiume Mubuku attraversando aree divenute di recente scivolose, incudendo scalate sulle roccie, prima di raggiungere il fiume Mahoma in circa 2 ore e mezza. Dopo aver attraversato il fiume, ci sarà un tratto scosceso tra felci aperte e la foresta Podorcarpus fino al rifugio Nyabitaba (2652m.). Il tempo totale per un alpinista medio da Nyakalengija a Nyabitaba è di 5/7 ore e lo sbalzo è di 1200m. Escursionisti lenti possono impiegare molto più tempo sicché sarà meglio lasciare il quartier generale prima di mezzogiorno per evitare di trovarsi per strada al buio. In questo tratto della camminata, potrà capitare di sentire gli scimpanzé e talvolta di intravedere colobi bianchi e neri e le scimmie blu dietro al rifugio o il brillantemente colorato Turaco del Rwenzori.

Giorno 2:
Dal rifugio Nyabitaba il sentiero porta ad ovest per mezzo chilometro per poi scendere ripidamente al ponte Kurt Shaffer, attraversando di sotto la confluenza dei fiumi Bujuku e Mubuku. Dopo aver svoltato a destra dopo il ponte, cominciate l’escursione del circuito centrale in senso antiorario, dal momento che andare in senso orario risulta più difficile e rischioso. Dopo il ponte Kurt Shaffer  il sentiero fangoso e scivoloso sale continuamente fino alla foresta di bambù. Dopo un ora e mezza incontrerete un’area di massi rotondeggianti e scivolosi considerati da qualche alpinista il punto più difficile e pericoloso dell’intero circuito. Dopo 5 ore di cammino dal rifugio Nyabitaba raggiungerete il rifugio Nyamuleju coi suoi ripari rocciosi che possono essere un buon posto per il pernottamento. Questo posto segna l’inizio della zona delle lobelie giganti, tipo di vegetazione che non si trova in nessun posto al mondo eccetto che nelle alte  montagne tropicali. La camminata di un’ora per raggiungere il rifugio John Matte (3414m.) passa attraverso una palude che rappresenta una vera e propria sfida, piena di piante straordinarie; un passo lento può consentirvi di esaminare e fotografare questo paesaggio unico. Di solito ci vogliono 7 ore per raggiungere il rifugio John Matte. Alcuni escursionisti considerano questo il giorno più faticoso e lungo del circuito, cosicché sarà importante una partenza di buon’ora. In questo giorno avrete risalito di 915m. I visitatori che sentiranno di aver raggiunto il loro limite in questo punto dovrebbero considerare il John Matte come un posto ragionevole in cui fermarsi.

Giorno 3:
Lasciate il rifugio John Matte per attraversare il fiume Bujuku ed entrare nella più bassa piana detta Bigo Bog, dove inizia la vostra prima esperienza di saltelli tra la palude erbosa. Il sentiero è fangoso e segue il margine sinistro (meridionale) del Bigo Bog fino a raggiungere il metallico rifugio Bigo col suo riparo roccioso. Oltrepassato quest’ultimo un tratto scosceso conduce al Bigo Bog superiore, nella seconda metà di questa palude; una passerella è stata costruita e, sebbene qualcuno possa vederla come un brutto intruso, rende il cammino più facile e impedisce alle persone di rovinare la palude. C’è un bellissimo ruscello in una gola nella parte finale della palude che può diventare una piacevole sosta per il pranzo. Un’ora e mezza dopo la parte superiore del Bog e dopo aver risalito terreni più secchi e incrociato il fiume, raggiungerete il lago Bujuku. La sua parte terminale meridionale sta in una posizione maestosa, col Monte Baker a sud, il Monte Stanley ad ovest e il Monte Speke a nord. La strada lungo le sponde nord-orientali del lago attraversa la parte più fangosa di tutto il circuito. Al di là della parte terminale nord del lago c’è un rifugio roccioso chiamato la “pentola” e ad una piccola distanza supplementare sta il rifugio Bujuku (3962m.), favorevolmente posizionato per scalate su parti del Monte Speke che richiedono abilità tecniche e attrezzature specialistiche. Ad ogni modo la collocazione all’ombra e la nebbia frequente possono rendere il rifugio Bujuku assai freddo. Solitamente il tempo per raggiungere Bujuku dal John Matte è 3/5 ore e la differenza di altitudine è di 560m., ma il lungo tratto nella palude e nel fango lungo il lago rende questo giorno un’altra vera sfida.

Giorno 4:
Lasciate il rifugio Bujuku direttamente per un sentiero che prima sale e poi scende per ben 2 volte prima di adentrarvi fra magici muschi e vegetazione che sembra ricamata sul passo Scott Elliot (4372m.). Questo sentiero è scosceso e roccioso, scivoloso nella stagione delle pioggie, ma continuando dritti a pochi metri dal passo c’è un’ottimo punto per sostare. Elena è il campo base per scalare il picco Margherita (5109m.), sul comprensorio del Monte Stanley, che richiede uno o due giorni in più e può essere tentato solo con un’ascia da ghiaccio, scarponi da montagna, ramponi, corde e comunque previo accordo con le guide dell’RMS.
Il sentiero del circuito continua sulla sinistra sopra il passo Scott Elliot , passa ed entra in una zona afro-alpina di rada e bassa vegetazione e di desolati e aspri massi più familiari agli alpinisti provenienti dalle montagne del nord. Se qui incontraste brutto tempo, ci sono tutti i presupposti per l’ipotermia.
Lasciando il passo potrete godere della spettacolare vista della parete nord del picco Margherita, dei ghiacciai Elena e Savoia e del Monte Baker (4843m.), imponente sopra di voi ad est, alla sinistra del sentiero. Dopo esser ridiscesi di un centinaio di piedi dal passo, tagliate sotto roccie massiccie ai piedi del Monte Baker, dove spettacolari crateri sono stati creati dalla caduta dall’alto di grosse roccie; la vostra guida vi ammonirà dal provocare forti rumori.
Salendo e scendendo il sentiero discende oltre la parte superiore del rifugio Lake Kitandara (4023m.). Questo incantevole posto é circondato da imponenti picchi ma il subitaneo tramonto e la notte possono essere freddi. La differenza di altitudine da Bujuku a Kitandara é di 425m.e, dal momento che lo Scott Elliot è il punto più alto e distante, alcuni escursionisti saranno più lenti a causa dell’enorme sforzo richiesto a queste altitudini. Diventa perciò importante riconoscere attentamente i sintomi degli eventuali disagi dovuti alle elevate altitudini.

Giorno 5:
Una partenza di buon’ora è consigliata per evitare surriscaldamenti nelle ore di cammino sugli scoscesi ma incantevoli sentieri che dal lago Kitandara (4282m.) portano al Passo Freshfield. Vedendo il Westward nei giorni limpidi che conduce alla confinante Repubblica Democratica del Congo e a nord col picco Margherita e il suo ghiacciaio che domina l’orizzonte. Freshfield è una lunga traversa tra stupendi alti muschi alpini; ancora fango per mezzora, quando il sentiero comincia la parte del circuito in discesa che dura 2 giorni. Foschia o pioggia possono rendere difficile da vedere la strada e il primo chilometro qui può risultare molto scivoloso. Rifugi di pietra in Bujongolo e Kabamba sono opzionali punti di pernottamento ma sarebbe meglio continuare attraverso l’apparentemente infinito fango fino al rifugio Guy Yeoman, di recente costruzione, a 3261m. Alcuni escursionisti compiono il tratto Kitandara-Guy Yeoman in 5 ore ma le soste per godere della vista dal passo, maltempo in discesa e le condizioni lente nelle ultime 2 ore di fango profondo, possono allungare di molto la giornata che in molti considerano altrettanto impegnativa del giorno 2.

Giorno 6:
Gli escursionisti dovrebbero cominciare presto il loro viaggio di rientro così da arrivare al rifugio Nyabitaba prima che faccia buio. In ogni caso il sentiero dal Guy Yeoman è assai difficoltoso in qualche punto. Si raccomanda di aiutarsi a vicenda e di scendere molto lentamente, con lo sguardo rivolto al pendio invece che all’esterno, specialmente in prossimità di Kichunchu dove il sentiero costeggia e attraversa 2 volte il fiume Mubuku, prevalentemente nel fango profondo fino agli ultimi pochi chilometri di buon sentiero secco. Quest’ultimo segue la cresta giù a Nyabitaba, che completa il circuito.
Escursionisti navigati compiono questo tratto in 5 ore. Decidere di proseguire fino a Nyakalengija comporta ulteriori 2 o 3 ore di cammino, a seconda delle condizioni delle vostre ginocchia e del vostro desiderio di raggiungere finalmente un letto confortevole e un bagno. Dovreste fare particolarmente attenzione alle piante rampicanti e alla macchia, resistendo alla fretta di uscire dalle montagne. Camminare in tarda serata può essere una buona occasione per avvistare uccelli e, se fortunati, potreste incontrare la scimmia dalla coda blu. Occhi d’aquila potranno inoltre intravvedere il camaleonte Rhinoserous di un verde brillante.

Giorno 7:
Scendete al quartier generale del parco in 2 o 3 ore.

Informazioni basilari sull’accesso
Per strada: da Kampala via Mbarara fino a Kasese, o da Kampala attraverso Fortportal e poi 75 km in direzione sud sulla statale Fortportal- Kasese; il parco dista 25 km da Kasese.
Con l’aereo: voli charter sono disponibili dall’aeroporto di Entebbe/Kampala fino a Kasese; ultimo tratto in auto.

Alloggi
C’è una vasta scelta di alloggi in Kasese (a seconda della categoria che uno scelga). L’RMS possiede rifugi con letti a castello lungo il circuito centrale.

Salute e sicurezza lungo il sentiero
L’elevata altitudine e le condizioni di freddo umido sulle montagne del Rwenzori possono incidere negativamente su escursionisti inesperti. Di seguito cosa potrebbe accadervi: ipotermia, disidratazione, mal di montagna (anche nella sua forma acuta), edema polmonare, edema cerebrale.

Buone maniere nei rifugi e lungo il sentiero saranno apprezzate:
Accettate il limite imposto dal parco di 15 persone a rifugio per notte. Ritardare l’inizio dell’escursione di un giorno può significare una minor congestione nei rifugi e rendere l’escursione più piacevole.
Non gettate rifiuti nel parco che non siano bruciabili o biodegradabili quali lattine, plastica o fogli di alluminio. Prendetevi personalmente cura o incaricate i portatori di trasportare questo tipo di rifiuti fuori dal parco.
Cortesemente, usate le latrines per i vostri bisogni
Rispettate gli altri nei rifugi dividendo spazi, fornelli e parlando silenziosamente.
Rispettate il divieto di accendere fuochi. Far fuochi con la legna locale è proibito nel parco. Usate il vostro fornello a parafina, gas o carbone, cercando di portar via il minimo indispensabile.Equipaggiamenti extra comportano carichi pesanti o portatori in più, tutte cose negative per i portatori e per l’ambiente.
Cercate di limitare i danni ai sentieri seguendo da vicino la vostra guida in modo da evitare di creare nuove piste. Ogni volta che un escursionista fa una nuova strada, il sentiero diventa più largo e più vegetazione diventa fango.
Chiedete sempre alle guide come comportarvi nelle differenti situazioni.

https://www.abacusvacations.com/italia/wp-content/uploads/2019/04/Kibale-Forest-NP-abacus-640x480.jpg


IL PARCO NAZIONALE DI KIBALE

Prendete la strada che da Fortportal va verso Kamwenge, la quale comincia vicino al ponte sul fiume Mpanga in Fortportal, ed è ben indicata. Girate a sinistra all’incrocio a 12 km da Fortportal e seguite le indicazioni per 24 km supplementari fino al centro turistico Kanyanchu.
Il parco nazionale di Kibale dà rifugio alla più grande varietà e concentrazione di primati che si possa incontrare dovunque nell’Africa dell’est. E’ un parco esteso che protegge una grossa fetta di foresta pluviale con eccellenti punti di osservazione per gli uccelli. Uccelli e primati in combinazione con un facile accesso, buone infrastrutture e una vasta gamma di attività interessanti, rendono questa foresta ideale per i safari dei primati in Uganda. Molte delle attrezzature si basano sulla comunità locale così da provvedere alla sua sopravvivenza e al contempo ad alimentare il suo interesse alla conservazione a lungo termine di quest’area.
Quest’area è occupata principalmente da 2 gruppi etnici: i Batoro e i Bakiga che tradizionalmente utilizzano la foresta per procurarsi il cibo, la legna per le costruzioni e le erbe medicinali.

NOTE SUL PNK
Distretto: Kabarole
Altitudine: da 1110m. a 1590m.
Stagioni delle pioggie: Marzo-maggio, settembre-novembre
Tempo richiesto: 2 giorni.
Stato: Parco Nazionale dal 1993.
Dimensioni: 560 km².
Il settore del parco con foresta (77%) è coperto al nord da vegetazione umida sempreverde di media altitudine e a sud, alle altitudini più basse da foresta umida semi-decidua. Il rimanente 23% consiste di praterie, paludi e piantagioni di conifere esotiche.
Specie di uccelli registrate: 335, tra cui: grey-winged Robin, red-winged Francolin, White-naped Pigeon, Green-brested Pitta, Red-chested Flufftail, African Pitta, Joyful Greenbul, Abyssinian Ground Thrush, Grey-throated Flycather, Masked e Black-capped Apalises, Uganda Woodland Warbler, Chestnut-winged Starling, Orange-tufted e Tiny Sunbirds, Grey-headed Olive-back.

ALTRI ANIMALI
Kibale ha un programma consueto di tracking degli scimpanzé con un’alta percentuale di successo. Altri primati che si possono incontrare in queste escursioni guidate includono Grey-cheeked mangabeys (angl.), colobi guereza, Hoest’s Gentle (Blue), babbuini, e scimmie dalla coda rossa che son più facili da vedere negli spazi aperti adiacenti alla foresta. E’inoltre possibile trovare impronte di elefante, maiali di foresta e bufali lungo i sentieri all’interno della foresta, nonché bushbacks, Blue, Harvey’s e Peter’s Duikers tra i timidi abitanti della foresta. Raccomandabili anche le escursioni guidate notturne: potto, spectacled Demidoff’s e Thomas’s galagos, Lord Derby’s Anomalure, la civetta africana e la genetta comune son tutti incontrabili.
Altri interessanti mammiferi della lista delle oltre 60 specie includono banded e marsh Mongooses, Ichneumon, lontre di palude, Alexander’s Cusimanse, Ratel (Honey Badger) e la civetta africana palm. Benché golden cat, serval, leoni, leopardi, facoceri, iloceri e ippopotami siano registrati nel parco, son difficilmente visibili nell’area di Kanyanchu. I sitatunga sono noti nella palude di Bigodi ma di rado visti. Lo spettacolare e bello rhinoceros viper è qui abbastanza comune ma è, sfortunatamente, meno spesso trovato vivo.

ALLOGGI
Mantana Luxury Tented Camp situato nel cuore della foresta. Alloggi in stile appropriato al bosco, estremamente confortevoli.
Il Kanyanchu Tourist Centre dispone di 5 bandas ognuna per 2 persone. La bella area per campeggio costa 3 dollari a persona. C’è un angolo per cucinare e pit-latrines; acqua e legna per il fuoco sono forniti. La mensa , basata sulla comunità, offre cibo economico (i migliori fagioli in Uganda!) e bevande. In alternativa provate il Safari Hotel, 3 km più avanti lungo la strada per Kamwenge. Camere base costano 4 dollari a persona inclusi tè a volontà e servizio di lavanderia!
Ndali Lodge, sistemazione di lusso di cui un bianco è il proprietario, con cottage col tetto di paglia che danno su un lago craterico.
La Rwenzori View Guest House, situata in Fortportal, a circa 30 km dalla foresta.

Nel parco c’è la possibilità di fare il tracking degli scimpanzé a prezzi davvero ragionevoli. I gruppi (limitati a 6 persone) partono quotidianamente alle 8 a.m. e alle 15; l’escursione dura circa 3 ore. L’altamente consigliata camminata notturna nella foresta parte dal Kanyanchu Visitor Centre alle 19:30 (prenotate in anticipo). Non dimenticatevi la torcia!

Le attrezzature in Bigodi includono: una torretta per avvistamenti e un lungo ponte che attraversa la zona dei papiri. Il sentiero e il ponte con le pioggie si allagano facilmente diventando molto fangosi; si raccomandano gli stivali, noleggiabili anche al centro per i visitatori. La camminata di 4 km dura circa 3/4 ore. Tutti i proventi dell’eco-turismo vanno alla comunità; è un progetto di conservazione di valore.

REGOLAMENTO DELLA FORESTA
Cortesemente notate che non si tratta di uno zoo ma di una foresta pluviale tropicale, sicché l’incontro coi primati dipende da molti fattori quali le condizioni del tempo, la disponibilità di frutti in quel giorno, l’umore del gruppo ecc.
Ogni gruppo dev’esser formato da 4 persone oltre alla guida.
Il tempo massimo in compagnia degli scimpanzé è di un ora, sebbene la guida possa decidere di ridurlo in caso di stress da parte degli animali.
Durante il tracking dovrete rimanere in gruppo compatto e seguire le direttive della guida in ogni momento.
Non cacciateli in nessuna circostanza e rimanete sempre a una distanza di 8 metri o alla distanza che la guida vi suggerirà.
Non siete autorizzati ad entrare in foresta se siete ammalati dal momento che questo può  mettere gli animali in serio pericolo.
Non mangiate quando sarete in presenza dei primati
Non gridate nel parco
Si consigliano stivali e pantaloni lunghi contro le formiche rosse e i sentieri scivolosi; nelle stagioni delle pioggie portate indumenti impermeabili.
Per ragioni di sicurezza ai minori di 12 anni non è consentito il tracking.
Urinate solo fuori dal sentiero. In caso, sepellite le feci in una buca e ricopritela propriamente.

https://www.abacusvacations.com/italia/wp-content/uploads/2019/04/Mgahinga-Parco-640x480.jpg

IL PARCO NAZIONALE DEI GORILLA DI MGAHINGA

Benché sia il più piccolo nel paese (circa 33,7 km²), questo parco è molto importante dacché è uno dei 2 parchi in Uganda che offre rifugio ai gorilla di montagna (e la conseguente opportunità di tracking ai visitatori). E’ situato in Kisoro, nel sud-ovest del paese, a circa 540 km da Kampala (circa 8 ore di guida su asfalto via Kabale). Per coloro che non disponessero di un mezzo proprio, c’è un servizio di autobus che quotidianamente partono alle 7 a.m. dalla capitale. Una volta raggiunta la città di Kisoro, a piedi (se siete ginnici) o con un auto a noleggio, raggiungete l’entrata del parco.  Si può anche raggiungere Kisoro con un volo interno; i voli si concordano con Eagle Air, che effettua voli Entebbe- Kisoro il lunedì e il venerdì.
Il parco nazionale Mgahinga fu recintato nel 1991 e fa parte della magnifica area di conservazione dei Virunga (434 km). E’adiacente al vulcano in Rwanda e al parco nazionale dei Virunga nella Repubblica Democratica del Congo. Stagioni delle pioggie: febbraio-maggio e settembre-dicembre. Livello massimo di pioggie annuali: 250mm (ottobre), livello minimo 10mm (luglio).
Il parco ha una vegetazione afro-montana e un clima fresco. La ricca flora include bambù (60%), prelibatezza per i gorilla di montagna, lobelie, haegenia spp ecc. Tra gli animali, oltre i gorilla, bufali, elefanti, bushbacks, le minacciate scimmie golden e molti altri ancora.

LA GENTE
Il distretto di Kisoro è poplato per la maggior parte dai Bafumbira che conducono uno stile di vita semplice, principalmente come coltivatori. Questo è il gruppo etnico predominante. Vi sono poi i Batwa (Pigmei) che un tempo vivevano nelle caverne e si nutrivano dei frutti della foresta; sono il gruppo minoritario.

IL TRACKING DEI GORILLA
Questa è l’avventura più eccitante e nota che vi introdurrà nella fitta giungla. Il gruppo riservato ai turisti (il gruppo Nyakagezi) è composto da 2 silverbacks, 3 femmine adulte, 2 giovani e i piccoli. Il tracking può durare dalle 3 alle 8 ore.

BIRD WATCHING
Tra gli esemplari: Rwenzori turaco, Fiscal shrike, Crowned hornbill, Black kite, Augur Buzzards, Crowned crane. Il birding lungo i margini del parco è ora disponibile su richiesta; le guide saranno felici di condurvi sulle 5/6 p.m. dopo aver prenotato sulle 10 a.m. Un giro lungo il muro dei Bufali, direzione Congo, vi porta attraverso un’area paludosa dove si vedono di frequente Ibis, Whydah, Speckled Mouse bird, Fire Finch, Stone chart, Grey-capped warbler, Waxbills e Yellow-vented Bulbul.Chiedete alla guida per i posti d’avvistamento migliori. Sentitevi poi liberi di prendere il vostro tempo e di camminare secondo il vostro passo. Non dimenticatevi il cannocchiale!

LA RISALITA DEL VULCANO
Il PNM offre la possibilità di risalire 3 vulcani estinti per escursionisti in buona forma, benché non siano richieste attrezzature specialistiche.

IL MONTE MGAHINGA (3474m.)
Il monte Gahinga è molto più grande della media dei Gahinga, ma per il fatto di stare vicino al monte Muhavura sembra piccolo. Lungo la strada per il parco osservate i mucchi di pietre nei giardini: la gente del posto chiama queste “pile” Gahinga. Un’escursione di circa 6 ore in tondo passa attraverso una pura foresta di bambù. Gahinga una volta aveva un lago sul cratere ma il tempo l’ha trasformato in una palude lussureggiante. La distanza per raggiungerlo è di 8 km.

IL MONTE SABINYO (3668m.)
Come un vecchio uomo, il tempo ha eroso la sua cima. Questo vulcano ha 3 impegnativi picchi da scalare. La scalata sulla montagna vi porta sulla sua cresta, sul versante orientale del picco uno. Se continuate, l’escursione al picco 11 include camminate sulla cresta con discese mozzafiato nelle gole del Rwanda e dell’Uganda. Finalmente la risalita al picco 111 è ripida con parecchi tratti di arrampicata. State sicuri di sporcarvi le mani nella risalita al picco 11! Una volta in cima sarete contemporaneamente in Rwanda, Congo e Uganda. L’escursione richiede almeno 8 ore per coprire i 14 km di tragitto.

IL MONTE MUHAVURA (4127m.)
Visibile da ogni angolo di Kisoro, questo vulcano funge da guida. La tipica montagna a forma di cono restituisce tra le viste più belle del paese. Molti dei passi da scalare stanno tra superfici rocciose ricoperte di erba e piccoli arbusti. Una volta in cima gli scalatori saranno ricompensati dalla vista degli altri vulcani del Virunga, del lago Edward nel Queen Elizabeth, della foresta di Bwindi e dei picchi della catena del Rwenzori. L’escursione di 12 km dura circa 8 ore; vi consigliamo di sostare al campeggio la notte precedente in quanto il sito non ha attrezzature; necessiterete pertanto di tenda, acqua, cibo e equipaggiamento per dormire.

L’ESPLORAZIONE DELLA CAVERNA
La distanza della caverna dal quartier generale del parco è di 3 km e richiede circa 4 ore. Questa è una delle caverne in cui un tempo gli abili Batwa (che erano dei guerrieri) vivevano e combattevano i loro vicini. La vostra guida vi mostrerà come vivevano i Batwa e come combattevano fuori dalla caverna. Essa è larga 34m. e profonda 14m., ed è oggi abitata solo da pipistrelli.

PUNTO PANORAMICO
Questo si trova a circa 800m. dall’entrata del parco. Una volta in cima, avrete una buona vista del parco e delle aree circostanti. La guida non è qui necessaria e l’attività è gratuita. Dei pannelli in cima vi forniranno informazioni su quanto c’è da vedere.

ALLOGGI
Kisoro offre una vasta gamma di alloggi che vanno da campeggi base a hotels di lusso, tra cui: Traveller’s Rest Camp, Sky Blue, Mt. Gahinga Rest Camp, Hotel Virunga, Mgahinga Safari Lodge, Rugigana Camp Site e Hotel Mubano fra gli altri.
All’entrata del parco c’è uno spazio comunale adatto per campeggio fai-da-te e il Mount Gahinga Rest Camp. A voi la scelta!

REGOLE PER IL TRACKING DEI GORILLA
Per ragioni di conservazione le visite ai gorilla sono strettamente controllate. Dovrete rispettare le seguenti regole:
Nessuno affetto da malattie o disturbi contagiosi (quali raffreddore, diarrea ecc.) è autorizzato a entrare nel parco.
In presenza dei gorilla state in uno stretto gruppo, non circondateli mai.
Mantenete sempre una distanza di almeno 5 metri dai gorilla.
Non usate il flash per fotografarli
Non mangiate, né fumate in presenza dei gorilla o ad una distanza inferiore ai 200 metri.
Sepellite in caso le vostre feci in una buca di almeno 15 cm e ricopritela propriamente.
I minori di 15 anni non sono autorizzati a fare il tracking dei gorilla.
Non fate rumore né movimenti bruschi.
Starete in compagnia dei gorilla solo per un’ora.
Non sputate sulla vegetazione o per terra all’interno del parco; usate fazzoletti o altri contenitori.

https://www.abacusvacations.com/italia/wp-content/uploads/2019/04/Queen-Elizabeth-abacus-640x480.jpg

IL PARCO NAZIONALE QUEEN ELIZABETH

Nel 1979 il PNQE fu designato quale Riserva di Biosfera con l’obiettivo supplementare di armonizzare le attività umane con la conservazione e la protezione della natura e delle sue risorse. Ci sono 11 villaggi di pescatori compresi all’interno dell’area protetta. Le etnie virtualmente presenti in quest’area sono: Banyankole, Bakiga e Bakonjyo.
Il PNQE, assieme alle Riserve Naturali di Kyambura e di Kigezi, forma uno dei più diversi ecosistemi in Africa. Qui lo sciogliersi dei ghiacciai delle montagne del Rwenzori ha creato una vasta area umida che comprende i laghi George e Edward tra loro collegati dal canale naturale Kazinga fino al remoto fiume Ishasha nel sud del parco.
Questo parco raccoglie una grande diversità di habitats che vanno dalla savana alle zone più umide fino a foreste a galleria. Questa eccezionale diversità si riflette nella sua lista di uccelli, oltre 550 specie, ed è il motivo per cui non si sbaglia a chiamarlo il paradiso per i bird watchers, la più estesa di ogni area protetta in Africa. Le rive dei laghi e del canale assemblano ippopotami, mentre la savana coi suoi alberi di acacia ed euforbia dà rifugio ad elefanti, leoni, leopardi, grosse mandrie di bufali, cobi dell’Uganda e molti altri.

Note sul parco
Copre all’incirca 2056 km², di cui 154 km² nella Riserva Naturale di Kyambura e 256 km² nella Riserva Naturale di Kigezi. La temperatura media massima è di 28 ˚C, la minima di 18˚C. Il parco giace ad un’altitudine media di 910m. sul lago Edward fino ai 1845m. sulla sommità della scarpata della Rift Valley occidentale. E’ l’habitat di foresta umida di media altitudine semi-decidua, boscaglia, foresta ripariana, vaste praterie, paludi stagionali e permanenti, laghi e fiumi.Il periodo migliore per visitare questo parco va da dicembre a febbraio, il tour richiede da 2 a 3 giorni. Son state registrate 95 specie di mammiferi e 606 di uccelli.

Specie di uccelli presenti al Queen Elizabeth
Grey-headed Kingfisher, Grey-capped Warbler, African Mourning Dove, il bellissimo Black-headed Gonolek, Swamp Fly-catcher, Collard Pranticles, Gabon e Slender-tailed Nightjars, Great e Long-tailed cormorani, Pin-tailed Whyda Martial Eagle, Black-rumped Buttonquail, Common Squaco Heron, cicogna dal becco a scarpa, African Fish Eagle, African Open-billed Stork, African Jacana, Malachite e Pied Kingfisher, African Skimmer, White-tailed Lark, Verreaux’s Eagle-Owl, Black Bee-eater, White-winged Warbler, Papyrus Gonolek, Great White e Pink-backed Pelicans, Papyrus Canary, White-winged Terns.

ATTIVITA’ TURISTICHE E ATTRAZIONI

Game Drives
Questo è l’atto di guidare attraverso il parco con lo scopo di vedere animali in azione. Le ore migliori sono il mattino presto e il tardo pomeriggio. Il PNQE provvede al buon mantenimento dei tracciati che consentono l’accesso ai visitatori. I sentieri passano attraverso i terreni di accoppiamento dei cobi dell’Uganda. L’allegorico ilocero gigante viene visto muoversi nella boscaglia. Ammirate i leoni affamati mentre cercano le loro prede. Nei giorni caldi, gli elefanti si radunano verso gli specchi d’acqua mentre i bushbacks e i bufali si incontrano facilmente lungo i sentieri che portano al canale. Recatevi poi nella regione dei crateri, ai piedi delle “mistiche Montagne della Luna”, per godere di un eccezionale panorama. Chiunque abbia sperimentato un game drive al Q.E. non può non convenire che questa sia un’esperienza imponente e di sicuro rilievo.

Camminate naturalistiche nella foresta di Maramagambo
La meraviglia vi aspetta! Una varietà di lunghe e corte escursioni guidate è offerta al PNQE. Osservate i pitoni nelle caverne delle loro prede, i pipistrelli. Questa caverna è vicina ad un pittoresco lago blu e alla caverna dei cacciatori. Altri sentieri vi conduranno al cuore dei circostanti crateri e habitat di alcuni primati, come scimpanzé, e moltissimi uccelli di foresta.

Camminate naturalistiche nella Riserva Naturale di Kyambura
Questa si trova nella parte occidentale dell’area protetta e include gli stessi mammiferi del resto del parco.Vi si trovano inoltre 3 laghi craterici che attraggono un grandissimo numero di fenicotteri, non presenti altrove in Uganda. La profonda gola di Kyambura, formata dalle acque turbolenti dell’omonimo fiume, offre una lussureggiante foresta riverina, casa di scimpanzé, colobi bianchi e neri, babbuini e altri primati, così come moltissimi uccelli di foresta. Inoltre leoni, serpenti e altri ancora. Visitate questa gola per la magnifica opportunità di vedere gli scimpanzé nel loro habitat naturale.

Il giro in barca
Un giro in barca lungo le sponde del canale Kazinga affollate di ippopotami consente ai visitatori un’esperienza unica e ineguagliabile di immersione nella natura selvaggia. I coccodrilli son diventati uno spettacolo comune e occasionalmente persino un leopardo può esser avvistato. Moltissimi bufali riposano nell’acqua mentre le grosse mandrie di elefanti se la godono bevendo e giocando (i piccoli!) lungo le rive del canale. Ammirate gli ippopotami circondati dalle numerose specie di uccelli migratori e locali. Questa navigazione va dritta al cuore della natura!

Visita ad Ishasha
La vera perla del settore sud del parco. Ammirate i famosi leoni che si arrampicano sui maestosi alberi di fico, i cobi dell’Uganda e i bufali che pascolano nella savana piena di alberi di acacia.

Visita ai laghi salati
Osservate come appare il sale grezzo fin dal 14˚ sec.; il sale viene estratto ancor’oggi con metodi tradizionali. Notate inoltre come le miniere di sale siano state suddivise e distribuite ai vari gruppi etnici in Uganda. La vostra guida vi spiegherà i procedimenti culturali concernenti le miniere di sale, davvero interessanti.

ALLOGGI
Mweya Safari Lodge, Jacana Safari Lodge nella foresta di Maramagambo e bandas situati nel settore Ishasha, Campeggi in Mweya, nella  foresta di Maramagambo e in Ishasha; bagni o pit-latrine, doccie son presenti nei vari siti. Il Park Hostel in Mweya con 48 stanze da 6 persone.

REGOLAMENTO DEL PARCO
Ottenete il permesso d’ingresso prima di entrare nel parco.
Guidate solo tra le 7 a.m. e le 7 p.m. calcolando il tempo che vi serve per raggiungere la vostra destinazione.
Non superate i 45km/h
Date la precedenza agli animali e non disturbateli in nessun modo.
Non suonate il clacson.
Non gettate rifiuti.
Non accendete fuochi e non gettate sigarette accese e spente.
Rimanete nelle auto nei posti designati.
Animali domestici non sono ammessi nel parco.
Non raccogliete fiori, non tagliate piante, non distruggete alcun tipo di vegetazione, non toccate gli animali.
Non portate armi da fuoco o munizioni nel parco.

Close

Queen Elizabeth NP

Fill out the form to book the Tour. Required fields are marked *



Enquiry about the Tour availability or anything you’d like to know. Required fields are marked *